Dietro le Quinte

Quando si osserva un bel tappeto si notano la trama, il gioco geometrico, i colori e di solito l’armonia data dalla fattura, dal lavoro artigianale. Si pensa dove potrebbe star bene nella nostra casa e mille altri pensieri girano per la nostra testa. Ma appena lo si gira si nota che il tappeto è una confusione di fili annodati con cura e non presenta per niente il gioco geometrico notato prima. Quindi il tappeto deve essere visto e posizionato da un solo verso. È stato costruito per mostrare una sola “faccia” di sé, quella più bella. Ma non può esistere senza l’altro lato che presenta fili annodati apparentemente in modo confuso, colori per niente armonici e nessuna geometria. La stessa cosa succede quando si organizza uno spettacolo, una gara, una manifestazione che ha un carattere corale. Quello che si vede non lascia trapelare tutto il lavoro che ci sta sotto. Il Giro delle Mura inizia mesi prima per organizzare la manifestazione. È un lavoro di tessitura per cercare gli sponsor, linfa vitale della manifestazione, di accordo tra le varie associazioni e di messa in opera di competenze organizzative non di poco conto. Collabora da tanto l’AIl, associazione che lotta contro le leucemie, che riveste un ruolo principale nella ristorazione dei giorni della manifestazione. Senza i Vigili del Fuoco sarebbe impossibile pensare di lavorare e tutti i volontari che ruotano attorno sono una forza della natura. La “squadretta” del nostro capo Secondo Girotto si è sempre più specializzata negli anni e tiene sotto controllo le operazioni più importanti della manifestazione. Tutti hanno un loro compito e concorrono per dare, sempre più, il volto più bello e luminoso alla manifestazione. Grazie a tutti.